Ippocampi, cervi, pavoni e tanto altro

Gli scavi proseguono, e vengono scoperte nuove zone dell’affresco dapprima celate dalla “pavimentazione” di lapilli.

Ippocampi “cavalcati” da piccoli putti in rilievo reggono il drappo verde che apre la scena, mentre capre, pavoni e numerose altre figure del mondo animale “passeggiano” lungo le decorazioni geometriche del dipinto.
Tutt’attorno, si scoprono poco a poco cornici dai motivi floreali, impreziosite da ricche ghirlande.

Il continuo restauro del dipinto, conferma l’iniziale assegnazione al “quarto stile pompeiano”, che altro non è che la fusione dei precedenti stili in una nuova chiave più ricca e fastosa. A confermare la tesi sono ora le figure alate ed i numerosi tralci vegetali tipici delle rappresentazioni del periodo.

 

 

Il sindaco Michele de Lucia, l’assessore Giuseppe Guida e l’architetto Guarino fanno visita alla bellezza sepolta, guidati dall’archeologa in capo nella “cronologia” degli eventi, di ciò che è stato scoperto sin ad ora, e dei successi passaggi che verranno attuati.

Proprio nella parte più bassa del dipinto, viene scoperto un nuovo foro, questa volta che attraversa la parete in modo orizzontale, ma la sua profondità e la funzione che svolgesse restano per il momento “nascoste”.